Carmen Pacifico Freelance Medical Nutrizione

L’ALIMENTAZIONE AI TEMPI DELLA PANDEMIA

A dicembre 2019, l’Organizzazione Mondiale della Sanità lanciava l’allarme riguardante una nuova e sconosciuta epidemia che stava affollando gli ospedali cinesi.  Il 31 gennaio 2020, il governo italiano proclamava lo stato di emergenza sanitaria ed il Covid-19 entrava ufficialmente nelle vite di tutti. Da quel momento le nostre abitudini sono state stravolte; dalle mascherine al modo di festeggiare, dal modo di lavorare a quello di studiare : smartworking,  dad, lockdown, solo un anno fa, erano termini sconosciuti ai più e che, invece,  ormai sono entrati a far parte della nostra quotidianità.  Tra i diversi dispositivi anti-Covid, insieme a mascherine, distanziamento e mani igienizzante, ritroviamo sicuramente il cibo. A tal proposito, tanto si è scritto e tante sono le fake news che circolano riguardo cure miracolose e rimedi naturali: dall’aglio che aiuta a prevenire l’infezione da SARS-CoV-2, al peperoncino che cura il Covid-19; dall’alimentazione ricca di proteine che aumenta l’efficacia del sistema immunitario nei confronti del coronavirus, all’alimentazione ricca di carboidrati come pane e pasta che, invece, aumenta il rischio di contrarre l’infezione ….tutte notizie chiarite dal Ministero della Salute nella sezione creata appositamente ” Covid-19: proteggiamoci dalle …bufale”.

Cibi miracolosi contro il coronavirus non esistono e non esiste neppure la dieta miracolosa salvavita; per questo motivo la SINU afferma che  “ Non esiste una ricetta alimentare contro le infezioni virali, tanto meno contro il Coronavirus, però una corretta alimentazione ed il mantenimento di uno stato nutrizionale ottimale potranno aiutarti a prevenire e nel caso superare la malattia”. Grayson Jaggers, professore di biochimica nutrizionale presso l`USC Dornsife College of Letters, Arts and Sciences di Los Angeles, scrive che insieme alle misure di contenimento e una campagna vaccinale efficace “un sistema immunitario sano è la nostra migliore difesa contro l`infezione da Coronavirus. Per mantenerlo così  una corretta alimentazione è un elemento chiave”. 

Per preservare un’ adeguata risposta immunitaria è fondamentale seguire un’alimentazione varia ed equilibrata.  Al contrario carenze nutrizionali, soprattutto dimicronutrienti qualizinco, selenio, ferro, rame, acido folico e vitamine B6, B12 ed E, possono alterare o rendere inefficace il sistema di difesa del nostro organismo. Si trattacomunque di condizioni che si presentano raramente  quando si segue una dieta equilibrata ed  in assenza di situazioni fisiopatologiche tali da determinare un aumento dei fabbisogni di questi micronutrienti.  Ad oggi sappiamo che la malnutrizione può abbassare le difese immunitarie, rendendo l’individuo più suscettibile alle infezioni, e siamo a conoscenza anche del fatto che, al contrario, la risposta immunitaria inefficiente alle infezioni può compromettere lo stato nutrizionale. 

Malnutrizione per eccesso, per difetto e per carenza di micronutrienti sono tutte condizioni caratterizzate dalla presenza di un’alterazione della risposta immunitaria che, a sua volta, influenzerà  il decorso della malattia.

Non solo obesità,che sappiamo essere causa dell’aumento notevole del fattore di rischio di complicanze e morte in persone affette da Covid-19, ma, più in generale, tutte le condizioni che riguardano la compromissione dello stato nutrizionale possono influenzare il decorso della malattia. Questo rende la valutazione dello stato di nutrizione, un aspetto che  non deve essere trascurato, ma che anzi deve essere valutato minuziosamente in ogni paziente, così da poter realizzare parallelamente un intervento nutrizionale su misura. 

“Il cibo salutare di buona qualità è  la nostra prima linea di difesa contro le malattie, inclusa la difesa immunitaria contro gli organismi patogeni“ così scrive la professoressa Bryndis Eva Birgisdottir , docente di scienze alimentari e nutrizione presso l’Università  dell`Islanda nel suo editoriale su BMJ(British Medical Journal) che tratta dell’importanza della nutrizione durante la pandemia, oggi e nel futuro. La professoressa sostiene che le linee guida nutrizionali sono il più efficace punto di partenza per promuovere la salute pubblica. Tuttavia,  oggi sono poco seguite e lo testimonia  il fatto che il 44% della popolazione mondiale soffre ancora di malnutrizione. La situazione odierna è anche il risultato di una scarsa educazione alimentare in tutto il sistema scolastico, il che, afferma Birgisdottir, è poco comprensibile, data l’importanza che diamo oggi al cibo.

In generale, ogni Paese dovrebbe dotarsi di una strategia volta a garantire il buono stato nutrizionale del suo popolo, importante peraumentare la resilienza contro le malattietrasmissibilie per contribuire alla prevenzione e alla cura di quelle non trasmissibili. Solo così, la nutrizione potrà essere una delle chiavi per garantire un buono stato di salute nei confronti della situazione pandemica globale, sia per quella attuale che per quelle future.

Purtroppo, tutti questi punti fermi ed evidenze scientifiche mal si coniugano con la riduzione dell’attività motoria imposta dalle misure di contenimento dei contagi: telelavoro, didattica a distanza, palestre chiuse, limitazione ai soli spostamenti essenziali.  Le conseguenze di questa nuova quotidianità si traducono in un aumento del rischio di incremento del peso corporeo e, nei soggetti già affetti da sovrappeso, obesità , diabete e sindrome metabolica, in un peggioramento del quadro clinico.

La necessità di ridurre le occasioni di  uscire da casa per fare la spesa, induce ad un maggior consumo di alimenti conservati, generalmente a più alto contenuto di sodio, grassi, conservanti e ad una minore disponibilità di frutta e verdure fresche, con conseguente peggioramento  della qualità nutrizionale della dieta. Senza contare il fatto che l’ansia, lo stress e la noia, che possono subentrare in seguito alla prolungata e forzata permanenza tra le mura domestiche, favoriscono la comparsa o il peggioramento (in chi già ne soffre) del cosiddetto emotional eating (letteralmente fame emotiva), ossia un comportamento alimentare  caratterizzato dall’avvicinamento al cibo al fine di regolare gli stati emotivi. La pandemia che stiamo vivendo ha cambiato notevolmente le nostre abitudini, portandoci alla scoperta di una dimensione diversa del vissuto quotidiano e costringendoci, in pochissimo tempo, a riadattare il nostro stile di vita. Fino a qualche mese  fa, i normali ritmi frenetici di vita quotidiana, spesso, limitavano il tempo  da dedicare alla cura dell’alimentazione nostra e dei nostri cari. Ora, invece,  possiamo avere l’opportunità di modificare il nostro stile di vita ed i comportamenti alimentari errati che potrebbero influire negativamente sulla salute. Possiamo dedicarci maggiormente alla preparazione dei pasti; riservare il tempo che merita alla prima colazione e sedere tutti insieme a tavola proprio come vorrebbe lo stile Mediterraneo. Per fortuna siamo italiani, viviamo nella culla della Dieta Mediterranea, il modello nutrizionale che tutto il mondo ci invidia e di questo dobbiamo approfittarne. Uno stile alimentare, che rispetti le regole della Dieta Mediterranea, risponde in pieno a quelle che sono le caratteristiche che deve avere un’alimentazione in grado di mantenere in salute il nostro sistema immunitario.

La Dieta Mediterranea è uno stile di vita, un modus vivendi, rappresentato graficamente dalla ormai famosa Piramide Alimentare.  Alla base della piramide alimentare sono presenti tante verdure, frutta e cereali (preferibilmente integrali). Salendo, troviamo il latte e i suoi derivati a basso contenuto di grassi (come lo yogurt) contemplati in 2-3 porzioni da 125ml. L’olio extravergine di oliva da consumare a crudo e senza esagerare (3-4 cucchiai al giorno), assieme ad aglio, cipolla, spezie ed erbe aromatiche che, al posto del sale, sono i condimenti migliori per i nostri piatti in stile mediterraneo. Altri grassi buoni, oltre a quelli dell’olio, ci vengono forniti dalla frutta a guscio e dalle olive, in una o due porzioni da 30g.

Verso il vertice della piramide alimentare, ci sono gli alimenti da consumare settimanalmente: sono quelli che forniscono prevalentemente proteine, tra i quali dovremmo favorire il pesce e i legumi, il pollame, le uova ed i formaggi da consumare con maggiore parsimonia se stagionati.

Al vertice della piramide ci sono, infine,  gli alimenti da mangiare con moderazione: le carni rosse e quelle processate (affettati, salumi ecc..). Infine i dolci, da consumare il meno possibile.

Quali sono gli accorgimenti che dovremmo usare per affrontare la pandemia da Covid-19 ?

  • Se tendiamo a cucinare di più perché ci gratifica e aiuta a rilassarci, cerchiamo di utilizzare pochi grassi e di diminuire il consumo di sale. Se, invece, abbiamo voglia di sperimentare nuove ricette, proviamo a sostituire gli ingredienti eccessivamente energetici (come la panna o la cioccolata) con ingredienti più leggeri (come la ricotta o la frutta). 
  • Cerchiamo di coinvolgere, nella preparazione del cibo, le persone che ci sono accanto.
  • Aumentiamo la quota di alimenti vegetali nella nostra dieta. Più frutta, verdura e legumi in ogni pasto della giornata. Usiamoli come pietanza, come condimento (per esempio nei primi piatti), come snack (sgranocchiando carote, finocchi o mangiando pomodorini). 
  • Approfittiamo di questo momento, per concentrarci maggiormente anche sulla varietà degli alimenti che portiamo in tavola giorno dopo giorno, alternando e combinando diversamente tra loro i vari gruppi di alimenti: questo aiuterà a migliorare la qualità e il piacere dell’alimentazione sana, e potrebbe diventare un’ottima occasione per far conoscere cibi diversi ai più giovani.
  • Non esagerare con gli snack salati che tendono ad aumentare il senso di fame. Inoltre ricordiamoci che sale, zucchero e alcol non sono necessari nella nostra alimentazione in quanto non forniscono nutrienti importanti e possono essere dannosi per la nostra salute. Gli ultimi due sono anche molto calorici, quindi cerchiamo di ridurli  fino ad eliminarli dalla nostra alimentazione.
  • Attenzione agli eccessi per tutti i tipi di alimenti e ai comportamenti che possono portare a squilibrare la nostra dieta. E dunque, un occhio particolare alle porzioni! Bisogna considerare che, poiché ci muoviamo di meno rispetto alla normale vita quotidiana, è opportuno ridurre le calorie che introduciamo con l’alimentazione.
  • Cercare di non abusare nel riempire frigo e dispensa. L’eccesso di prodotti alimentari a disposizione in casa può concorrere ad accumulare spreco o a consumare cibo in abbondanza per evitare di buttarlo, entrambi comportamenti sbagliati. 
  • Attenzione  ai cibi in scatola: sono comodi e pratici ma spesso ricchi di sale e possono contenere additivi.
  • Non rendere la postazione di lavoro da casa, un tavolo pieno di snack dolci o salati da poter spilluzzicare continuamente con facilità.
  • Non credere che esista un integratore che possa sostituire una dieta bilanciata o che integratori di vitamine possano proteggere dal Covid-19, così come da altre malattie.

Come disse George Herbert: “Chiunque sia stato il padre di una malattia, un’alimentazione non corretta ne è stata la madre”

Bibliografia


– Jaggers G. “Goodnutrition can contribute to keeping COVID-19 and otherdiseasesaway”. The Conversation, 17 settembre 2020.

– SINU. (2014). Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana HYPERLINK “https://sinu.it/tabelle-larn-2014/” HYPERLINK “https://sinu.it/tabelle-larn-2014/” HYPERLINK “https://sinu.it/tabelle-larn-2014/”– HYPERLINK “https://sinu.it/tabelle-larn-2014/” HYPERLINK “https://sinu.it/tabelle-larn-2014/” HYPERLINK “https://sinu.it/tabelle-larn-2014/”IV Revisione. Società Italiana di Nutrizione Umana.

– (Calder, P. C. (2013). Feeding the immune system. Proceedings of the Nutrition Society, 72(3), 299-309.

– Fedele, D., De Francesco, A., Riso, S., & Collo , A. (2020). Obesity, malnutrition and trace elementsdeficiency in the covid-19 pandemic: an overview. Nutrition, 111016).
Birgisdottir, B. E. (2020).Nutritioniskey to global pandemicresilience.

Sitografia


https://sinu.it/wp-content/uploads/2020/03/Alimentazione-e-coronavirus-FINALE-per-FISM.pdf

https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/alimentazione/dieta-mediterranea-una-piramide-di-salute

https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/alimentazione/dieta-mediterranea-una-piramide-di-salute

https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-stili-vita-alimentazione

AUTORE: Carmen Pacifico Freelance e Biologa di Scienze Salute e Benessere

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