Prima di addentrarci nel clou dell’argomento, che tu sia un medico, un chinesiologo, un atleta, un paziente o semplicemente un amante della scienza e del benessere, ti chiediamo di rispondere alla seguente domanda:
Saresti disposto ad assumere una compressa 3 volte la settimana che non va deglutita e con effetti positivi fin dalla prima dose? Ah, il sudore è il suo effetto collaterale!
Se hai risposto di no per via del sudore allora non leggere l’articolo, tuttavia se sei un tipo curioso ti consiglio di dedicare due minuti del tuo tempo per leggere poche righe che potrebbero cambiare la tua routine.
Secondo un rapporto pubblicato dall’AIFA, in Italia nel 2019 circa 7 persone su 10 sono state trattate con farmaco, con una differenza tra uomini (62%) e donne (71%). Nel 2019 la spesa farmaceutica pro capite è stata in totale pari a 384,43 euro. La spesa e i consumi crescono con l’aumentare dell’età. La popolazione con più di 64 anni assorbe oltre il 60% della spesa e circa il 70% delle dosi. Nonostante l’uomo sia così avvezzo all’uso di farmaci per preservare la propria salute, pare che non sia interessato all’unico rimedio privo di effetti collaterali gravosi: l’Esercizio Fisico.
Cos’è un farmaco?
Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per farmaco si intende “qualsiasi sostanza in grado di influenzare i processi fisiologici o patologici di un organismo vivente”.
L’esercizio fisico quindi affinché possa essere considerato un farmaco è necessario che in primis influenzi i processi fisiologici o patologici dell’organismo; in secunda svolga un’azione preventiva e curativa.
Di fatto la pratica regolare di esercizio fisico determina dei cambiamenti anatomo-fisiologici, ormonali, biochimici e metabolici a carico dei vari apparati non indifferenti. L’effetto dell’esercizio fisico cambia a seconda dal tipo di attività svolta e dalla programmazione dei parametri dell’allenamento.
Le seguenti tabelle riassumono i benefici dell’attività fisica suddivisi per età e condizioni patologiche pubblicate nel seguente articolo scientifico PhysicalActivity-Related Health Benefitsfor theGeneral Population and SelectedPopulations. Thistableisfromthe2018 . PhysicalActivityGuidelinesAdvisoryCommitteeScientificReport,February 2018, Part D: Integrating the Evidence.
BAMBINI | |
3 a 6 anni | Miglioramento del tessuto osseo e peso corporeo |
6 a 17anni | Miglioramento delle funzioni cognitive (da 6 to 13 anni) Fitness cardiorespiratoria e muscolare Tessuto osseo Fattori di rischio cardiovascolari Peso corporeo e tessuto adiposo Meno sintomi di depressione |
ADULTI | |
Tutte le cause di morte | Rischio ridotto |
Condizioni cardiometaboliche | Minore incidenza di mortalità cardiovascolare (comprese le malattie cardiache e l’ictus) Minore incidenza di ipertensione Minore incidenza di diabete di tipo 2 |
Cancro | Minore incidenza di tumori della vescica, del seno, del colon, dell’endometrio, dell’esofago, dei reni, dello stomaco e dei polmoni |
Benessere cognitivo | Riduzione del rischio di demenza Miglioramento della funzione cognitiva Miglioramento della funzione cognitiva a seguito di periodi di attività aerobica Miglioramento della qualità della vita Dormire meglio Riduzione dei sentimenti di ansia e depressione nelle persone sane e nelle persone con sindromi cliniche esistenti. Ridotta incidenza di depressione |
Peso Corporeo | Riduzione del rischio di aumento di peso eccessivo La perdita di peso e la prevenzione del recupero di peso dopo la perdita iniziale di peso quando si raggiunge una dose sufficiente di attività fisica da moderata a vigorosa. Un effetto additivo sulla perdita di peso quando combinato con una moderata restrizione alimentare |
ANZIANI | |
Cadute | Riduzione dell’incidenza delle cadute Riduzione dell’incidenza delle lesioni da caduta |
Funzione Fisica | Miglioramento della funzione fisica negli anziani con e senza fragilità |
DONNE IN GRAVIDANZA E POSPARTO | |
Durante la gravidanza | Riduzione del rischio di aumento di peso eccessivo Riduzione del rischio di diabete gestazionale Nessun rischio per il feto da attività fisica ad intensità moderata |
Postpartum | Riduzione del rischio di depressione postpartum |
SOGGETTI CON CONDZIONI MEDICHE PERSISTENTI | |
Cancro al seno | Riduzione del rischio di mortalità per tumore al seno e di tutte le cause di mortalità per tumore al seno |
Cancro al colon | Riduzione del rischio di mortalità per tumore del colon-retto e di tutte le cause di mortalità per tumore colon |
Tumore alla prostate | Riduzione del rischio di mortalità per cancro alla prostate |
Osteortrite | Diminuzione del dolore Miglioramento del funzionamento e della qualità della vita |
Ipertensione | Riduzione del rischio di progressione di malattie cardiovascolari Riduzione del rischio di aumento della pressione sanguigna nel tempo |
Diabete tipo 2 | Riduzione del rischio di mortalità cardiovascolare Ridotta progressione degli indicatori di malattia: emoglobina A1c, pressione sanguigna, lipidi e indice di massa corporea. |
Sclerosi Multipla | Miglioramento nel cammino e nella forma fisica |
Demenza | Miglioramento cognitivo |
Alcune condizioni con compromissione della funzione esecutiva (disturbo da deficit di attenzione e iperattività, schizofrenia, sclerosi multipla, morbo di Parkinson e ictus). | Miglioramento cognitive,equilibrio, forza muscolare |
Somministrazione del farmaco
Chiarito cosa sia il farmaco è logico che, affinché questi possa espletare la propria funzione, bisogna delineare i dettagli della cura in termini di dose, frequenza e tempo di assunzione da parte del medico. Parimenti l’esercizio fisico va prescritto dal medico specialista a seconda dal tipo di patologia presente. Sarà compito del Laureato in Scienze delle Attività Motorie Preventive e Adattate somministrare l’esercizio fisico attraverso un programma di allenamento stilato ad hoc per il cliente in termini di frequenza, durata, intensità e volume, detti parametri dell’allenamento. Gli effetti dell’esercizio fisico sono specifici in base agli organi e tessuti che vengono esercitati. La durata del periodo di allenamento svolge un ruolo importante. Anche se alcuni effetti dell’esercizio fisico possono essere visti dopo un tempo sorprendentemente breve, poche settimane, gli effetti sono notevolmente maggiori se l’allenamento continua per diversi mesi o anni.
Ogni singolo parametro deve essere adattato al quadro patologico del cliente oltre al tipo di farmaci che già assume i quali potrebbero avere effetti contrastanti con il tipo di allenamento.
La frequenza è definita come il numero di sedute di allenamento settimanali che saranno proporzionali all’intensità dell’esercizio. Ad esempio se si pratica un tipo di attività a bassa intensità ecco che potrebbe essere svolta tranquillamente anche tutti i giorni.
La durata di un allenamento va misurata in minuti e comprende sia i minuti di allenamento effettivi in attivo che i minuti di recupero.
L’intensità esprime il grado di impegno fisico richiesto all’esecuzione ed è fortemente influenzato dai feedback soggettivi. Essa è influenzata dal peso sollevato che dalla velocità di esecuzione del gesto atletico.
Il volume è il parametro quantitativo dell’allenamento. Viene misurato in maniera diversa a seconda della disciplina praticata. Nell’allenamento contro resistenza ad esempio è rappresentato dai pesi sollevati per le serie e le ripetizioni effettuate.
La densità infine rappresenta il rapporto tra la durata reale e la durata totale dell’allenamento.
Il personale sanitario pur affermando che l’esercizio fisico sia un farmaco sicuro sottolinea altresì la sua poca prescrizione da parte dei medici e assunzione dai pazienti. Oggi è fondamentale sensibilizzare la popolazione alla pratica regolare e costante nel tempo di esercizio fisico.
Paradossalmente l’unico elemento cronico che conferisce un beneficio al corpo umano è proprio il movimento. Secondo uno studio Wroblewski et all. affermano che l’esercizio cronico preserva e riduce la perdita della massa muscolare. Quest’ultima infatti contribuisce alla forza, alla riduzione delle cedute e della fragilità negli anziani, alla dinamicità dei movimenti e indipendenza nelle attività quotidiane. Se dovessimo paragonare il dispendio energetico tra l’assunzione di una compressa e la pratica di movimento di certo il comportamento sedentario la fa da padrone, ma di certo non stai curando la tua salute in toto. L’economia infatti non dovrebbe essere applicata sulla fatica!
L’impatto della spesa farmaceutica territoriale nel 2019 ammonta a 21,1 miliardi di euro, capitale che potrebbe ottenere una significativa riduzione se solo si praticasse maggior esercizio non tanto ai fini estetici, ma come un vero e proprio stile di vita.
Secondo per Linee Guida Mondiali si dovrebbe praticare minimo 150-300 minuti di attività settimanali favorendo così la riduzione della mortalità del 25%. Di fronte questi dati vale la pena continuare a rimanere seduti assumendo pasticche sul proprio divano?
Scegli con cura. Investi sulla tua salute in modo attivo!
Indicazioni pratiche:
In basso è possibile apprezzare la piramide dell’esercizio fisico, una guida per tutti i Chinesiologi coinvolti nella somministrazione dell’esercizio fisico.

Figura 1 The activity pyramid, tratta da Physical Activity in the Prevention and Treatment of Disease
Bibliografia
PAOLO ZEPPILLI. Manuale di medicina dello sport con elementi di traumatologia e pronto soccorso per gli studenti di scienze motorie.
GERMAN&STENFIELD. Fisiologia.
A.PAOLI, M.NERI, A. BIANCO. Principi di metodologia del fitness.
W.D.MCARDELL et all. Fisiologia applicata allo sport.
LINDA S.SPECATELLO, ROSS ARENA et all. ACSM’S Guidelines for Exercise Testing and Prescription.
2018 Physical Activity Guidelines Advisory Committee Scientific Report. Washington, DC: U.S. Department of Health and Human Services, 2018
A cura di
Chinesiologa Alessia Palumbo, Laurea Magistrale in Scienze delle Attività Motorie Preventive e Adattate, Università degli Studi di Palermo.