Un periodo medio lungo di isolamento forzato può innescare una serie di comportamenti, in particolare relativi alle abitudini alimentari ed alla riduzione dell’attività fisica, che possono diventare fattori di rischio per la salute. Il presente studio è finalizzato a valutare l’effetto di differenti quantità (in minuti) di attività fisica svolta e suddivise secondo le linee guida dell’American College of Sport Medicine, in relazione alla quantità e qualità dell’intake calorico durante un periodo di 3 settimane di isolamento forzato. Durante il periodo di lockdown applicato sul territorio nazionale italiano dal 9 marzo al 18 maggio, sono stati reclutati attraverso una piattaforma interattiva, 178 soggetti di età compresa tra i 20 e i 25 anni (92 uomini e 86 donne) con un altezza media di 171,7±9,4 cm; peso 65,9±11,7; BMI 22,2±2,7; tutti i soggetti erano studenti dei corsi di laurea di Scienze Motorie e Scienze della Nutrizione dell’Università degli studi di Urbino Carlo Bo.
Protocollo d’allenamento
Ai partecipanti è stato chiesto di svolgere attività fisica a scelta secondo le indicazioni da noi fornite sulla base delle linee Guida dell’ACSM. In particolare, i partecipanti potevano svolgere a casa diverse tipologie di allenamento, a seconda della disponibilità di attrezzature e/o della loro soggettiva predisposizione allo svolgimento della stessa. Inoltre, sono stati forniti consigli su diversi protocolli di allenamento da potere effettuare in casa. In fine tutti i partecipanti sono stati suddivisi in tre gruppi, in base alla quantità in minuti di esercizio fisico svolto in media settimanalmente durante le tre settimane lockdown controllato.
Monitoraggio dell’alimentazione con software Mètadieta
Prima dell’inizio della raccolta dati i partecipanti sono stati formati (tramite delle lezioni online) sulle modalità di svolgimento dello studio e in particolare sulla modalità di compilazione del diario alimentare. Il diario alimentare veniva compilato digitalmente tramite un foglio di calcolo Excel preimpostato, nel quale i partecipanti dovevano inserire per ogni pasto (colazione, spuntino mattutino, pranzo, spuntino pomeridiano, cena), la tipologia di alimento e le quantità, inoltre dovevano riportare la tipologia delle bevande ingerite e la quantità. È da specificare che ai soggetti è stata lasciata massima libertà per non influire sulle abitudini alimentari soggettive. I dati dei diari alimentari sono stati raccolti ed elaborati utilizzando il software MètaDieta (METEDA Srl, San Benedetto del Tronto, Italia), e per le elaborazioni sono state considerate le seguenti variabili:
- Apporto energetico totale;
- Quantità di macronutrienti (proteine, grassi, carboidrati);
- Grassi saturi in percentuale sull’apporto energetico totale;
- Fibra;
Analisi statistica
I gruppi Poor, Medium e High sono stati suddivisi in base alla quantità di minuti di attività fisica svolta, in particolare:
- Gruppo Poor: il gruppo che ha totalizzato meno di 150’ di attività fisica a settimana.
- Gruppo Medium: il gruppo che ha eseguito tra 150 e 300’ minuti di esercizio fisico raccomandato nelle tre settimane.
- Gruppo High: il gruppo che ha totalizzato più di 300’ di esercizio fisico nelle tre settimane.
I parametri presi in considerazione per l’analisi statistica erano: media delle Kcal consumate giornalmente dai partecipanti nei diversi gruppi; percentuale media dell’intake proteico; percentuale media dell’intake lipidico; percentuale media dell’intake Glucidico; percentuale media dell’intake di acidi grassi saturi; percentuale media dell’intake di fibre. Inoltre, abbiamo preso in considerazione il consumo in kcal derivato dall’attività fisica (calcolato per minuti di attività svolta che è stato messo in relazione con l’intake calorico suddiviso per i tre gruppi.
Risultati
Dall’analisi dei risultati del software MètaDieta abbiamo raggruppato i principali macronutrienti, le fibre e gli acidi grassi saturi prendendo in considerazione le medie delle tre settimane.
L’apporto calorico (figura 1) è aumentato dal primo e secondo (1447,93 e 1451,00 kcal) al terzo gruppo (1630,95 kcal), ovvero nel gruppo che ha effettuato più di 300’ di attività fisica settimanale, l’intake calorico è aumentato di circa 200 kcal.
Questa significativo aumento dell’apporto calorico si è verificato in misura maggiore nel momento in cui è avvenuto il passaggio dal gruppo Poor e Medium al gruppo High.

Per quanto riguarda la quantità di protidi assunta, espressa come % di calorie rispetto all’intake calorico totale, sono stati riscontrati i seguenti risultati: un aumento della quantità dell’attività fisica è una variabile che influisce sensibilmente sull’intake di protidi.
Questa aumento dell’apporto proteico si è verificato gradualmente con l’incremento della quantità di esercizio svolto dai gruppi: Poor (20,39%), Medium (22,04%), High (23,13%). (figura 2).

Per quanto riguarda l’assorbimento di lipidi espresso come % di calorie totali è possibile affermare che all’aumentare dell’attività fisica (inteso come minuti di attività svolta), si è verificato una graduale diminuzione dell’intake lipidico.
Inoltre, monitorando l’intake di acidi grassi saturi (figura 3) si nota una predisposizione ad una scelta qualitativamente migliore, in quanto si evidenzia una diminuzione dell’intake di acidi grassi saturi.


L’intake di glucidi, espresso nella modalità indicata per i precedenti gruppi di macronutrienti, afferma che il gruppo Poor è il gruppo che in proporzione assume più glucidi (48,82%) rispetto agli altri due gruppi Medium (47,01%) e High (47,46%).

L’intake di fibra alimentare è influenzata dall’attività fisica in quanto ad un aumento di essa si nota un aumenta dell’intake di fibra, la differenza maggiore di nota tra il gruppo Medium (11,22%) e il gruppo High (12,01%).

CONCLUSIONI
Il monitoraggio dell’alimentazione e la programmazione dell’allenamento ha permesso ai soggetti di passare da una situazione di non attività fisica ad una di esercizio monitorato e ben dettagliato, ed una consapevolezza alimentare portando a migliorare la propria salute.
L’aumento dell’intake calorico nel terzo gruppo (High) dimostra che nonostante ci sia stato un aumento di calorie, non si è verificato un aumento di peso, in quanto l’aumento dell’apporto calorico è stato necessario a soddisfare le richieste energetiche.
L’aumento dell’attività fisica ha portato ad un aumento dell’intake proteico che ha presumibilmente ridotto l’apporto di grassi, come riferisce anche la letteratura a parità di consumo energetico; quindi si ipotizza che i soggetti partecipanti avranno aumentato sia la qualità che la quantità del tessuto muscolare.
L’intake di acidi grassiha subito una progressiva diminuzione dal gruppo Poor al gruppo High, optando per una scelta più consapevole di essi, infatti anche la percentuale media degli acidi grassi saturi è diminuita, ciò indica una qualità maggiore della alimentazione.
L’apporto dei glucidi si è ridotto nel gruppo High, presumiamo che questa riduzione sia a carico dei glucidi semplici, infatti il gruppo High ha probabilmente aumentato l’assunzione di glucidi complessi, i quali sono più ricchi di fibre; come dimostrato, l’aumento dell’intake di fibra nel gruppo High è concorde con quanto riportato dalla letteratura, ed è spiegato dal fatto che i soggetti praticanti attività fisica consumano maggiore quantità di cereali, frutta e verdura e alimenti ricchi di fibra rispetto ai soggetti sedentari.
Come i risultati di questo progetto sperimentale confermano, i soggetti che hanno effettuato minuti di attività fisica superiori alle raccomandazioni dell’ACSM, presentano una modulazione netta nel cambiamento delle scelte alimentari, mentre solo una leggera modulazione la possiamo notare nel gruppo Medium, gruppo che rientra nelle linee guida dell’ACSM, infatti ai soggetti non sono state date indicazioni sugli elementi da preferire, ne sono stati impostati cambiamenti nello stile di vita, se non quello di aderire al protocollo d’allenamento e alla compilazione del diario alimentare.
Referenze
– Falcone PH, Tai CY, Carson LR, Joy JM, Mosman MM, McCann TR, Crona KP, Kim MP, Moon JR. Caloric expenditure of aerobic, resistance, or combined high-intensity interval training using a hydraulic resistance system in healthy men. J Strength Cond Res. 2015 Mar;29(3):779-85. doi: 10.1519/JSC.0000000000000661. PMID: 25162652.
– Murray, Bob, and Christine Rosenbloom. “Fundamentals of glycogen metabolism for coaches and athletes.” Nutrition reviews vol. 76,4 (2018): 243-259. doi:10.1093/nutrit/nuy001.
AUTORE: Omar Bucelli Freelance e Chinesiologo di Scienze Salute e Benessere
