Per ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder) si intende il disturbo da deficit dell’attenzione/iperattività (DDAI) caratterizzato dalla presenza di diversi sintomi tra cui disattenzione, impulsività/iperattività, tutti riconducibili a difficoltà nell’autocontrollo e nella capacità di pianificazione.
In sostanza la parola chiave che permette di racchiudere gli aspetti sopra citati è proprio Autoregolazione. Essa riguarda l’insieme degli elementi presenti in bambini iperattivi, inglobando i concetti di autocontrollo, autogestione, automonitoraggio. Ma cosi si intende per quest’ultimi? Di seguito le rispettive definizioni.
- L’autocontrollo: capacità del bambino di controllare che le cose vadano per il verso giusto, di inibire risposte non adeguate, di non farsi distrarre (l’enfasi è posta sugli aspetti cognitivi).
- L’autogestione: capacità di produrre dei comportamenti appropriati (l’enfasi è posta sul comportamento).
- L’automonitoraggio: autovalutazione del comportamento (l’automonitoraggio si applica anche ai compiti cognitivi, ne è un esempio lo studente che si chiede se sta capendo il brano che sta leggendo).
I problemi autoregolativi degli iperattivi si manifestano in vari ambiti della gestione delle risorse cognitive e comportamentali, tra cui ricordiamo:
1) l’incapacità di inibire le risposte impulsive;
2) la forte inclinazione nel ricercare delle immediate gratificazioni che rendono il bambino più vulnerabile alle distrazioni e alle modificazioni di arousal che un premio comporta;
3) la difficoltà a gestire gli sforzi e le risorse cognitive per raggiungere soddisfacenti prestazioni nell’attenzione selettiva e focalizzata.
Tutto questo si ripercuote a livello emotivo. Non è raro infatti che i soggetti iperattivi soffrano di ansia e stress anche da adulti. Le metodiche spesso adottate per far fronte a queste problematiche sono cure farmacologiche affiancate da esercizi di respirazione.
In che modo la ginnastica respiratoria può andare in aiuto ai soggetti iperattivi?
Attualmente, la pratica della respirazione è ampiamente applicata nei trattamenti clinici per alcune condizioni mentali, come il disturbo da stress post-traumatico, i disturbi del movimento, le fobie, e altri disturbi emotivi legati allo stress.
La pratica della respirazione, conosciuta anche come “respirazione diaframmatica” o “respirazione profonda”, è definita come un ottimo allenamento integrativo corpo-mente per affrontare lo stress e le condizioni psicosomatiche. La respirazione diaframmatica comporta la contrazione del diaframma, l’espansione del ventre e un’inspirazione e ‘espirazione più profonda. Favorisce una riduzione della frequenza respiratoria e massimizza la quantità di ossigeno nel sangue. Studi psicologici hanno rivelato che la pratica della respirazione è un efficace intervento non farmacologico per il miglioramento della regolazione emotiva,, compresa la riduzione di ansia, depressione e stress.
Recenti ricerche hanno suggerito che esiste un’associazione bidirezionale tra respirazione e attenzione. Un numero crescente di studi clinici ha dimostrato che la respirazione, inclusa la meditazione tipica delle discipline orientali, può rappresentare un nuovo approccio non farmacologico per migliorare aspetti specifici dell’attenzione. Gli studi orientati al meccanismo fisiologico degli effetti dell’intervento respiratorio hanno indicato una base fisiologica condivisa alla base di respirazione, emozione e aspetti cognitivi, che coinvolge il sistema nervoso autonomo. L’evidenza fisiologica ha indicato che anche la pratica della respirazione controllata riduce significativamente la pressione sanguigna, aumenta la variabilità della frequenza cardiaca (HRV) e l’ossigenazione), migliora la funzione polmonare e la fitness cardiorespiratoria, nonchè la forza dei muscoli respiratori. L’evidenza della pratica dello yoga configura anche una riduzione dell’attività del sistema nervoso simpatico e un aumento di quello parasimpatico. Si presume che il tono vagale cardiaco faccia parte della base fisiologica condivisa della respirazione e dell’emozione; è influenzato dalla respirazione ed è anche integrato nella stimolazione nervosa vagale che è strettamente associata alla base fisiologica dell’emozione, compresa la regolazione emotiva, l’adattamento psicologico, la reattività e l’espressione emotiva, le risposte empatiche e l’attaccamento. Inoltre, la disfunzione del sistema nervoso autonomo si osserva negli adulti con ansia, depressione, attacchi di panico, e altri disturbi mentali e fisici legati allo stress. La base fisiologica condivisa dell’attenzione e della respirazione può essere rilevata in parte nel sistema nervoso autonomo dei pazienti con ADHD (ma maggiori prove sono fornite da studi elettroencefalografici (EEG) e studi di risonanza magnetica funzionale.Per esempio, gli studi EEG hanno suggerito che la pratica regolare della respirazione durante lo yoga e la meditazione può aumentare l’attività β nelle regioni cerebrali frontali, mediane e occipitali sinistre, associata a migliori prestazioni cognitive, quando si ricorre all’uso dell’attenzione, memoria e le funzioni esecutive.
Alcuni ricercatori credono che il rilassamento generato dalla respirazione tranquilla abbia aiutato a gestire i sintomi di disattenzione tra i bambini con disturbo di attenzione e iperattività (ADHD. Questi risultati hanno portato allo sviluppo di un gioco di biofeedback controllato dal respiro chiamato ChillFish, che ha migliorato l’attenzione sostenuta dei bambini e i livelli di rilassamento.
Il presente gioco prevede un piccolo pesce costruito attraverso l’uso di mattoncini LEGO al cui interno è stato inserito un sensore. Gli atti di inspirazione ed espirazione sono registrati dal sensore che invierà un feedback al videogame avviato su un dispositivo digitale. Ad ogni espirazione infatti il bambino permetterà al piccolo pesce di poter mangiare le stelline. Attraverso questa metodica il bambino sfruttando il meccanismo di respirazione riuscirà a mantenere stabile l’attenzione e raggiungere l’obiettivo del pesce ovvero cibarlo di stelline, non tralasciando l’aspetto ludico. Si tratta di nuovo approccio tecnologico per calmare i bambini con ADHD prima di andare a letto, dopo uno sfogo emotivo o in situazioni di stress acuto.


ChillFish vuole essere da ispirazione per trainer e insegnanti per creare un connubio perfetto tra l’utilizzo di piattaforme digitale per la creazione di attività ludico-fisiologiche.
Referenze
– Xiao Ma et al. The Effect of Diaphragmatic Breathing on Attention, Negative Affect and Stress in Healthy Adults.
– Tobias Sonne et al. ChillFish: A Respiration Game for Children with ADHD
Shaw, I., Shaw, B. S., and Brown, G. A. (2010). Role of diaphragmatic breathing and aerobic exercise in improving pulmonary function and maximal oxygen consumptioninasthmatics.Sci.
– Sherlin, L., Muench, F., and Wyckoff, S. (2010). Respiratory sinus arrhythmia feedback in a stressed population exposed to a brief stressor demonstrated by quantitativeEEGandsLORETA.Appl.Psychophysiol.Biofeedback.
– Snayder, N. A., Agarkova, N. O., and Lyulyakina, E. G. (2006). “The bioelectrical brain activity in humans who practiced Sudarshan Kriya,” in Proceedings of the World Conference Expanding Paradigms: Science, Consciousness and Spirituality,NewDelhi.
– Sonne, T., and Jensen, M. M. (2016). “ChillFish: a respiration game for children with ADHD,” in Proceedings of the TEI’16: Tenth International Conference on Tangible, Embedded, and Embodied Interaction, Eindhoven. doi: 10.1145/ 2839462.2839480.
AUTORE: Alessia Palumbo Direttore Tecnico Area Medical Fitness
